I drammi dello sport

Ho aperto questa discussione in seguito ad alcuni terribili episodi accaduti ultimamente...

questa è una notizia risalente al 29 agosto...La morte di Peter Lenz, un baby-motociclista...si soli 13 anni....travolto da una moto durante il giro di ricognizione di una gara ad Indianapolis.

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Al telegiornale stamattina ho sentito di un ragazzo di 17 anni amante del paracadutismo, che durante un lancio nel pomeriggio di ieri, è morto andando a sbattare contro un appuntato dei carabinieri anche lui in discesa. Entrambi sono precipitati al suolo dopo l'urto. Il carabiniere è rimasto gravemente ferito ma non sarebbe in pericolo di vita.Era un amante dei voli Piergiorgio Avigliano e proprio la sua passione l'ha strappato alla vita. Nonostante la sua giovane età aveva già compiuto una settantina di lanci e a fine mese avrebbe conseguito il brevetto di paracadutismo.


Un altra notizia che mi ha sconvolta è quella accaduta non piu di un ora fa...Ovvero la morte del motociclista giapponese Shoya Tomizava durante la gara di Moto2 di Misano...Durante la corsa ha toccato il cordolo e ha perso il controllo della moto. È caduto ed è stato investito da De Angelis e da Redding e cio gli ha provocato gravissime lesioni al torace e all'addome...è stato trasportato all ospedale di Riccione dove è morto alle 14:20...Doveva compiere 20 anni questo dicembre...

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Questi sono solo 3 dei tantissimi casi che accadono nel mondo dello sport!
RIPOSATE IN PACE!

Ci sono due modi di passare il tempo libero. Uno è quello di rimanere spaparanzati in casa isolati come degli eremiti in tutta tranquillità e magari rischiare di diventare associali e riscontrare problemi dovuti allo scarso movimento, l'altro è quello di uscire di casa, fare sport (magari estremi), avere un po' di avventura e farsi del bene alla salute e magari anche all'umore divertendosi, ma affrontando pericoli di ogni tipo che chiuso in casa neanche immagini e avendo rapporti con il mondo che, in un modo o nell'altro, potrebbe anche ucciderti.

Entrambi hanno dei pro e dei contro, come tutte le cose dell'universo. Io sono più orientato verso il primo stile di vita e per ora non sono ancora morto, ma magari quando sarò vecchio sarò un cadavere, è probabile, al contrario degli sportivi che saranno in forma e attivi.

sapevano di correre dei rischi, e se hanno continuato lo stesso vuol dire che ne valeva la pena.

non tutti sono abbastanza fortunati da morire facendo ciò che amano.

chiamiamola pure "fortuna"...ma morire cosi giovani!!!!

"fortuna" perché prima o poi tutti moriamo.. quello che fa la differenza è come. sapevano che poteva succedere, e se hanno scelto di rischiare è perché forse anche loro la pensavano così..
per l'età si, erano giovani, ma nessuno li ha obbligati..
io li stimo per aver avuto il coraggio di fare ciò che amavano, pur sapendo che era rischioso..

A me dispiace tantissimo.. Era un ragazzo giovanissimo.. Ok, sapeva che c'erano dei rischi però magari era la sua passione più grande e non è bello morire per la tua passione più grande.. Fidati Blazing.. E' bello vivere quella passione.. Mi dispiace tanto per lui, oltretutto mi piaceva come pilota..